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Come e quando innaffiare le piante grasse

Come per qualunque altro organismo vivente, anche nelle piante grasse l’acqua rappresenta l’elemento vitale per eccellenza, senza il quale l’organismo non può che morire. Se è vero che le piante grasse hanno selezionato meccanismi di grande capacità di resistenza alla carenza di acqua, è anche vero che in assenza totale non possono che deperire.

Quando arriva il momento di innaffiare le piante grasse, può essere utile mettere in campo un paio di accorgimenti che renderanno l’operazione più semplice e sicura.

  • Bagnare uniformemente tutta la terra del vaso; far scorrere l’acqua attraverso tutto il substrato del terreno favorendo il ricambio di aria, così da smaltire anche i sali minerali in eccesso. È un’operazione da seguire soprattutto durante la bella stagione quando le innaffiature sono più frequenti.
  • Limitare il calcare nell’acqua. Il calcare eccessivo danneggia le piante grasse in vario modo. Alcuni trucchi, semplici, per limitarne la presenza sono l’utilizzo di acqua piovana o di acqua demineralizzata, oppure la scelta di un’acqua comunque non ricca di calcare.
  • Utilizzare uno spruzzino o un vaporizzatore sulla pianta grassa; così facendo si permetterà sia di innaffiare sia di ripulire la stessa dalla polvere o da eventuali parassiti.

Nel caso di piante in vaso, un metodo semplice per innaffiare con delicatezza consiste nell’immergere direttamente il vaso all’interno di una bacinella con acqua e lasciarlo per qualche ora. Così facendo il terreno tornerà umido e la pianta assorbirà una quantità di acqua controllata, senza smuovere la superficie del terreno.
Poiché l’acqua viene assorbita in profondità, è un metodo utile soprattutto quando si vogliono diluire in acqua concimi, insetticidi e fungicidi.