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dieci idee per risparmiare acqua

L’acqua è un bene prezioso, ce ne accorgiamo soprattutto in estate quando in molto Comuni italiani vige un razionamento che, fra i vari limiti, ci impedisce di bagnare giardini e orti prima delle ore 21. Posto che l’orto, senz’acqua, non esiste, almeno per il giardino o il terrazzo – vere idrovore fra giugno e agosto – agiamo in maniera da non sprecarla, se non addirittura risparmiarla: ce ne sarà grato l’ambiente e… il nostro portafoglio!

 

  1. Piante poco assetate

Anche nel Nord Italia, scegliamo piante che hanno bisogno di poca acqua. Vale soprattutto per il giardino, dove le radici esplorano più terra, ma anche per i vasi sul balcone. Qualche esempio: tutte le piante grasse, incluse portulacca e “mesembriantemi”, gazania, lantana, plumbago, valeriana, santolina, salvia, rosmarino, Graminacee ecc.

 

  1. Al posto del prato

L’erba del prato vive d’acqua. Se non ci piacciono sostituti come timo, dicondra, Lippia nodiflora, Ophiopogon e altre tappezzanti poco calpestabili, e vogliamo proprio Graminacee, scegliamo specie del gruppo Festuca, gramigna (Cynodon dactylon) e Zoysia, che sopravvivono con poca acqua.

 

  1. Raggruppare le più esigenti

Se non vogliamo rinunciare a piante molto assetate, in giardino raggruppiamole in una (o poche) sola aiuola: bagneremo solo quella, risparmiando acqua nel resto delle aiuole.

 

  1. In terrazzo, contenitori grandi

Se coltiviamo in vaso, scegliamo grandi contenitori quadrati o tondi, oppure vasche, sempre in plastica, dove la quantità di terriccio è tale da trattenere maggiormente l’umidità rispetto a una cassettina o vasetto. L’abbinamento di numerose piantine erbacee renderà i contenitori una sorta di piccole aiuole.

 

  1. Le piante? Meglio a mezz’ombra

Contenitori e aiuole sarebbe bene fossero posti a mezz’ombra: 4-6 ore di sole sono più che sufficienti, nel Centro-Sud, per tutte le piante da pieno sole, e riducono leggermente l’evaporazione dal substrato rispetto alle 10-12 ore d’insolazione.

 

  1. La conca per trattenere l’acqua

Quando piantiamo un albero o un arbusto, ma anche un gruppo di erbacee, creiamo un bordo rialzato tutt’intorno alla macchia di piantine, in modo da formare una conca che trattenga l’acqua verso le radici.

 

  1. La pacciamatura!

Pacciamiamo la superficie tra le piante, in giardino o in vaso, con sassi, corteccia, gusci di frutta secca, conchiglie ecc. Così riduciamo l’evaporazione dalla terra, e le annaffiature.

 

  1. Raccogliere l’acqua piovana

Installiamo una o più cisterne per la raccolta dell’acqua piovana, collegate alle grondaie per recuperarne il più possibile. Vi si possono versare anche le acque prive di detersivi, per esempio quelle di bacinelle in cui è stata lavata la verdura.

 

  1. Annaffiare di sera

Non solo per l’ordinanza comunale è meglio annaffiare dopo le 21 in piena estate: così l’acqua viene effettivamente utilizzata dalle radici delle piante, anziché andarsene, in parte, per evaporazione dal terreno.

 

  1. Utilizzare un impianto a goccia

L’impianto a goccia o ad ala gocciolante o a tubo microforato – tutti di superficie – permette di risparmiare un’enorme quantità d’acqua perché questa viene distribuita nei pressi delle radici delle piante, anziché sul fogliame o altre superfici inutili.