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Il terreno giusto per il frutteto

Il terreno è un elemento fondamentale per ogni coltivazione: tramite l’apparato radicale, la pianta è profondamente in relazione con il suolo da cui preleva sostanze nutritive e acqua. Un suolo gestito correttamente è il miglior modo per preservare il frutteto dalle malattie.

Il suolo ideale

Il terreno migliore per impiantare un frutteto dovrebbe essere drenante ma capace di trattenere l’umidità. Importante è la presenza di sostanza organica e di elementi nutritivi tra cui azoto, fosforo, potassio e microelementi. Un terreno ricco avrà una miglior struttura, resisterà soffice e ossigenato, con una buona capacità di trattenere l’umidità.

Conoscere il proprio terreno

Prima di iniziare a impiantare alberi da frutto è opportuno analizzare il terreno del frutteto, in modo da conoscerne le caratteristiche. Bisogna misurare il valore di ph, le caratteristiche del suolo in termini di struttura fisica e la presenza di elementi nutritivi. I risultati di queste analisi guideranno le nostre scelte: in primo luogo bisogna decidere quali tipi di albero impiantare, dopodichè c’è la scelta del portinnesto e della varietà. Queste decisioni dipendono dal clima e dal terreno in cui vivranno le nostre piante.

Si può intervenire sulla presenza di sostanze tramite concimazioni e modificare il valore di ph dove necessario.

Adattarsi al terreno

Perché la pianta si adatti al suolo è fondamentale scegliere il portinnesto (parte inferiore di una pianta moltiplicata con la tecnica dell'innesto) giusto, mentre la varietà è più legata al clima e alla produttività desiderata.

  • Il portinnesto: nella scelta del portinnesto influiscono le caratteristiche del terreno. Il portinnesto giusto può rendere l’albero adattabile anche a terreno meno favorevoli
  • Le concimazioni: la concimazione non deve essere focalizzata esclusivamente a fornire gli elementi nutritivi necessari alla vita delle piante coltivare. È fondamentale per i vegetali avere a disposizione i nutrimenti come azoto, fosforo e potassio ma non bisogna dimenticare l’importanza della sostanza organica.
  • Intervenire sul ph: Se il ph del suolo non è favorevole si può intervenire in una certa misura per modificarlo apportando sostanze naturali acide o basiche in relazione alle proprie necessità.
    Se il terreno è basico si può acidificare aggiungendo torba bionda o solfato di ferro.
    Se il suolo è acido bisogna intervenire alzando il contenuto di calcio.
    Gli interventi sul ph vanno fatti con cautela, mirando a spostare di mezzo punto per volta il valore e tenendo monitorati i risultati ottenuti.
  • Microrganismi effettivi e micorizzie
    Per migliorare la fertilità del suolo in agricoltura biologica oltre alle normali concimazioni organiche o minerali si possono sfruttare grandi varietà di microrganismi importantissimi per lo sviluppo delle piante. Questi mircorganismi possono rivitalizzare il suolo.
    Le micorrize sono spore funginee che vivono in simbiosi con le radici degli alberi e sono molto utili nell’aiutare l’assimilazione dei nutrimenti e tener lontani altri funghi meno benevoli.