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Mandarino

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  • piante da frutto
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E’ una pianta medio piccola, in genere dal portamento espanso. Foglie grandi, verde scuro, ellittiche e con apice appuntito. I fiori, singoli o in gruppi, bianchi, appaiono in primavera. I frutti sono medi, globosi e depressi ai poli, color arancio e hanno buccia sottile, facile da togliere. La sua polpa è succosa e in genere priva di semi. I frutti sono maturi quando ancora non hanno raggiunto la completa colorazione della buccia.
Questa pianta resiste abbastanza bene al freddo ed è apprezzata per la lunga persistenza dei frutti.

 

Prezzo : 34,90€
TipologiaDa frutto
Vaso20
EsposizionePiena esposizione
AcquaMedia esigenza
TemperaturaAlta temperatura
Codice00003546
Rinvaso e cure

La potatura si esegue tra la seconda metà di gennaio e la prima di febbraio, prima della ripresa vegetativa della pianta. Il mandarino fruttifica sui rami misti di un anno che devono essere rispettati e solo in parte limitata sui rami dell’anno.

La messa a dimora è parte fondamentale della coltivazione del mandarino: affinché sia efficace deve essere effettuata in primavera, tra fine marzo e maggio, quando la temperatura inizia a salire, le gelate non sono più un problema e le ore di insolazione sono tante.

Se non disponi di grandi spazi verdi, non è detto che debba arbitrariamente rinunciare alla coltivazione del mandarino.

Questa pianta, infatti, può essere coltivata anche in vaso, colorando e profumando il terrazzo della tua abitazione, ricordandoti di mettere al riparo la pianta durante i mesi più rigidi.

Concimazione

 il terreno deve essere ben drenato, profondo, ricco di humus e di medio impasto. La concimazione serve a mantenere nel tempo elevata la fertilità del terreno per avere produzioni di qualità e piante sane. La distribuzione di fertilizzanti organici deve integrare l’impiego di prodotti minerali. I concimi azotati si distribuiscono in gennaio prima della ripresa vegetativa. In primavera/estate distribuire piccoli quantitativi di microelementi (ferro, zinco e manganese).

Caratteristiche botaniche

Il mandarino, come la maggior parte degli agrumi, è una pianta sempreverde di alteza variabile, compresa fra i 3 e i 5 metri. La chioma ha forma globosa, meno densa di quella dell’arancio e del limone. Il mandarino non può essere coltivato dove le temperature scendono di frequente sotto ai 22 gradi, anche se può resistere fino a -2 gradi.

 

Esposizione pianta

La posizione ideale è in pieno sole con esposizione sud/est, sempre al riparo dal vento. In zone a clima mite, con interni senza rischi di gelate, le piante possono essere coltivate in piena terra scegliendo esposizione calde e solegiate, protette dai venti dominanti, con terreni ben drenati evitando i ristagni. E’ necessario disporre, per il ricovero invernale, di una serra non fredda e molto luminosa, perchè le piante possono superare l’avversa stagione senza patire troppo, limitando la perdita delle foglie.

Irrigazione

Il mandarino è una pianta che ha un bisogno d’acqua gestibile: durante i mesi primaverili e invernali, per esempio, sarà possibile evitare del tutto l’annaffiatura, poiché le piogge stagionali garantiranno alla pianta il suo fabbisogno.

Ovviamente, qualora ci fosse un grave problema di siccità, sarà inevitabile annaffiare la pianta facendo attenzione a evitare i ristagni.

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