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Il giardino acquatico

Per costruire un giardino acquatico l’ideale è poter usufruire di un appezzamento in cui collocare una vasca dando forma a un laghetto o stagno artificiale. Ma per formare uno specchio d’acqua in cui coltivare le piante

acquatiche desiderate e, perché no, ospitare qualche pesce, è sufficiente anche un qualsiasi contenitore a tenuta d’acqua, che abbia profondità e diametro di almeno 60 cm. Le piante potranno trovare posto all’interno del contenitore libere o in piccoli vasi collocati a diverse altezze, secondo le esigenze delle singole specie.

  • Tra le specie che possono essere collocate ai bordi dell’acqua (primi 10-30 cm) e nella vicina zona umida troviamo il giunco (Juncus ensifolius), la Caltha palustris con fiori gialli, l’azzurro non-ti-scordardi-me (Myosotis palustris) e la splendida calla (Calla palustris) di palude, le tante varietà di Iris, la salcerella (Lythrum salicaria) con spighe rosa intenso ecc.
  • Le zone d’acqua di altezza media (30-50 cm) ospitano specie fondamentali perché ossigenanti, tra cui il Ceratophyllum demersum, l’Elodea canadensis, il giacinto d’acqua (Eichornia crassipes) dai bellissimi fiori color lavanda, il millefoglio d’acqua (Myriophyllum spicatum)di colore verde brillante.
  • Nelle zone d’acqua profonda (almeno 60 cm) cresce quanto di più bello possa offrire un laghetto da giardino: la ninfea (Nymphaea spp.), a volte chiamata “fiore di loto”, di cui esistono diverse varietà distinte per colore (bianco, giallo, rosa, rosso) e rusticità. Le ninfee sono uno spettacolo affascinante, fioriscono a lungo e sono estremamente robuste. Sempre in questa zona si coltivano anche il loto (Nelumbium nucifera) e il nannufaro (Nuphar luteum).

La posizione migliore

Per la scelta dell’angolo da destinare alle piante acquatiche all’interno del giardino o del balcone seguite tre criteri:

- deve essere facilmente visibile anche dalle finestre della casa, così da poterne godere;

- deve essere lontano da piante a foglia caduca che, cadendo, potrebbero inquinare l’acqua e abbassare pericolosamente il pH;

- deve essere esposto alla luce solare diretta per almeno 6 ore, preferendo quelle centrali della giornata. Se l’esposizione è troppo ridotta le piante potrebbero non avere la luce necessaria per svilupparsi bene; se eccessiva l’acqua potrebbe surriscaldarsi (specialmente in estate), con gravi conseguenze per le piante (e i pesci se presenti).